Storie & foto
Etnia Himba, Regione del Kunene, Namibia.
Fino alla metà del 1800 gli Himba vivevano pacificamente nel Kaokoland o Regione del fiume Kunene. Le guerre con i Nama, altra tribù della regione, li spinsero a fuggire in Angola, chiedendo aiuto ad altre tribù, da cui il nome OvaHimba ovvero "il popolo che mendica".
Una situazione negativa che si è rivelata, in seguito, un beneficio: attorno al 1920 sono tornati a vivere nella loro terra madre ma non avendo avuto contatti con i colonizzatori tedeschi sono riusciti a mantenere inalterato il loro stile di vita primitivo e le loro tradizioni, fino ai tempi nostri.
Oggi sono circa 12.000, vivono in piccole comunità familiari e sono ancora pastori nomadi, allevatori di vacche e capre. I loro villaggi sono costituiti da capanne di forma conica realizzate con frasche, foglie di palma cementate con fango e sterco. Indossano pochi capi di vestiario e le donne si coprono tutto il corpo con una mistura rossa a base di burro, ocra ed erbe, per proteggersi dal sole. Tutti i loro ornamenti hanno un significato particolare e descrivono alcune fasi della vita della persona - puberta', adolescenza, periodo fertile - o status sociale. Le donne himba svolgono i lavori più pesanti: mungono gli animali, si occupano dei bambini e costruiscono le case. La maggioranza e' di fede animista e spesso la donna piu' anziana del villaggio cura il fuoco sacro, che non si deve spegnere mai perche' rappresenta lo spirito protettivo del Bene.
Attualmente il maggiore problema che devono affrontare sono le malattie, dato che gli Himba si rifiutano di curarsi con le medicine moderne. Aggiungiamo anche la peculiarità di far nascere i bimbi tra componenti della stessa famiglia.
Acculturare i bambini, unico modo per combattere queste malattie, si rivela molto difficile in quanto i genitori sono restii a mandarli a scuola per paura che perdano memoria delle loro tradizioni. Però ci sono molte scuole per i ragazzi himba i cui insegnanti sono gli stessi himba che hanno avuto l'opportunità di studiare. Riescono a convincere i genitori a mandare a scuola i loro figli solo promettendo di insegnare agli scolari anche le tradizioni del loro popolo.
Noi abbiamo visitato una di queste scuole. Gli insegnanti sono ben contenti di avere visite anche perché lo stato non provvede al loro sostentamento se non per una piccola parte per cui ogni aiuto è ben visto.
Per noi e' stata un'esperienza bellissima ed interessante per conoscere usi e costumi di questo popolo e l'accoglienza dei bimbi e' stata fantastica. Andandocene ci siamo chiesti quanto sarà difficile, per loro, far convivere modernità e tradizione e quanto sarà possibile salvare della loro cultura, nelle generazioni a venire.